“Beiv poc ma beiv bun!”
Bevi poco ma bevi bene, buono, di qualità!
Questo era il consiglio di mio nonno materno, solido e concreto Uomo del Roero,
nato a Vezza d’ Alba, dove ha speso la sua vita tra le colline roerine.
Quanta saggezza in questa esortazione! Non esagerare bensì scegli ciò che è buono, fatto onestamente, da chi ha esperienza e vigne ben esposte …
Questa è una delle mie radici, l’altra altrettanto ancorata alla Terra, Riva presso Chieri, nonni paterni contadini.Queste origini hanno determinato un forte attaccamento alla campagna,
conservo struggenti ricordi legati alla raccolta del grano e alla vendemmia,
ricordi che affiorano spesso e mi fanno vibrare di intense emozioni.
Ho avuto l’opportunità, direi il privilegio, di lavorare a lungo nell’ ambito della produzione del Vino, frequentando le Langhe, il Roero ed il Monferrato. L’esperienza di vita maturata in quel mondo straordinario, arricchita da ricordi pavesiani, di Fenoglio, di racconti famigliari, ha letteralmente scatenato la passione che mi è stata trasmessa da gesti antichi di Uomini e Donne del Vino, da luoghi, profumi, sapori.E quando finalmente ho avuto la consapevolezza di essere pronto, con naturalezza, senza forzature, ho realizzato ciò che desideravo da tempo, Il Sogno nel cassetto, l’enoteca, in un luogo che non poteva essere che questo, una casa antica del 1400,
nel centro storico della città dove sono nato e vivo, Chieri.